Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani ha scritto, nei giorni scorsi, una lettera alla senatrice a vita Liliana Segre. Due sono i motivi che hanno spinto il primo cittadino pesciatino a mettersi in contatto con la senatrice, di cui si stanno occupando le cronache politiche e non solo.

Giurlani ha espresso la solidarietà sua, della giunta e dell’intera comunità per le minacce da lei  ricevute, tanto da essere messa sotto scorta. Insieme a questo, Giurlani ha chiesto alla Segre la sua disponibilità perché faccia da madrina a una nuova iniziativa che l’amministrazione comunale intende creare sul tema della lotta e del contrasto alla violenza sulle donne.

“Il notevole interesse che ha generato l’emersione della tragica storia di Miriam Cardini e Iris Stiavelli , barbaramente uccise nel 1944 dopo essere state violentate torturate da alcuni militari tedeschi, ci spinge a creare un riconoscimento che vogliamo attribuire a chi si impegna quotidianamente per la libertà delle donne e per il  loro diritto di vivere senza subire soprusi o violenze- dice il sindaco di Pescia Oreste Giurlani-. Per la prima edizione ci farebbe molto piacere che a fare da madrina a questa nuova cerimonia fosse Liliana Segre. Ora aspettiamo una sua risposta per definire nei dettagli i tempi e i modi per una importante operazione culturale e storica pesciatina”.

Come si ricorderà, l’amministrazione comunale ed alcuni storici locali avevano posto al centro delle commemorazioni legate alla liberazione di Pescia la vicenda delle due ragazze, che non era stata fino a ora conosciuta nei dettagli, inserendola a pieno titolo nell’ambito delle gravi azioni compiute dai nazifascisti in quel periodo storico.

 

 

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Comunicato stampa