Seguendo le indicazioni dell’Associazione nazionale comuni italiani e della conferenza stato-regioni, il comune di Pescia ha rinegoziato con Cassa Depositi e Prestiti una serie di mutui che rispettano il principio di equivalenza   finanziaria e sospeso la quota capitale di quelli con le banche, come stabilito dall’accordo del 6 aprile scorso fra Abi, Anci e Upi. Questa operazione ha permesso di  sbloccare la notevole cifra di 682mila euro che saranno tutti utilizzati per fronteggiare le ricadute economiche su famiglie e imprese derivate dall’emergenza sanitaria.

Questa operazione, che in questo difficile momento per i bilanci comunali viene seguita e anche consigliata a tutti gli enti locali per recuperare liquidità, non inciderà sulla situazione del bilancio comunale, che sta proseguendo la sua risalita dopo il pre-dissesto maturato nel 2014 e che ora, faticosamente, vede la fine del tunnel.

Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, che con la delibera Cura Pescia ha fatto nelle scorse settimane una accurata ricognizione nei conti del comune, individuando le criticità derivanti dalla mancanza di liquidità a causa della sospensione, rinvio e spostamento dei tributi e delle rateizzazioni in corso, ma anche i margini di manovra per poter assicurare le risorse necessarie per i servizi e gli aiuti, che hanno già visto il comune di Pescia spendere oltre 200mila euro.

“Capisco che la materia sia ostica e che l’opposizione sia infastidita dal consenso che stiamo avendo per la nostra attività in questa emergenza sanitaria, che ci vede assolutamente in prima linea- dice Giurlani- ma è bene che i cittadini sappiano che ogni allarmismo è ingiustificato. E’ chiaro che avendo sospeso e rinviato molte tasse, abbiamo problemi di liquidità come chiunque altro, ma abbiamo attivato questa procedura che produrrà effetti limitati in un arco temporale di 23 anni, mentre libera risorse che noi mettiamo a disposizione di famiglie e imprese, perché è questa la vera emergenza. Il discorso è lungo, ma i bilanci vengono da lontano e il pre-dissesto non l’ho fatto certo io, ma semmai è proprio grazie alla nostra maggioranza che ne usciremo. Fra l’altro la nostra percentuale di indebitamento attraverso mutuo è molto lontana dal massimo possibile, visto che abbiamo avuto e intercettato finanziamenti e contributi, pur mantenendo basse le tasse. Quindi nessun problema, se non la necessità assoluta di garantire i servizi essenziali e aiutare famiglie e imprese. Se per fare questo dobbiamo indebitare il comune, lo faremo”.

 

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Comunicato stampa