Pubblichiamo di seguito  la risposta del circolo Arci di Vellano al precedente comunicato di Enel distribuzione

 

Abbiamo appreso la risposta che Enel distribuzione ha dato alle nostre osservazioni sui disservizi causati nella zona di Vellano e, pur sentendoci come Davide contro Golia, ci teniamo a precisare alcune cose:

-quello che è più evidente è che Enel distribuzione stessa dice prima che non ci sono stati disservizi e poi elenca una serie di fatti che sono accaduti e che certamente non dimostrano l’attenzione che meritava la popolazione, scusandosi con essa.

Pur apprezzando l’investimento di ammodernamento tecnologico della rete di distribuzione, che è comunque lo scopo dell’esistenza della stessa Enel e per la quale vengono pagate dagli utenti sonore bollette, ciò non significa che i lavori da eseguire debbano essere fatti creando problemi nei luoghi dove si interviene. Vorremmo anche ricordare ha chi ha steso la risposta, che in tutta la montagna non vi è nessun cartello di cantiere con riportato ciò che sta accadendo, il nome del tecnico responsabile, l’inizio e la fine prevista dei lavori e che non vi è stata neppure la minima sensibilità nell’avvisare la popolazione di quello che sarebbe accaduto a breve, come avrebbe voluto il rispetto di quella trasparenza che tanto sbandierate. Si ricorda inoltre che siamo già dovuti intervenire per far spostare un palone che ostruiva la visibilità monumentale della torre campanaria della chiesa parrocchiale e molti singoli cittadini hanno lamentato ai vostri telefoni ripetuti disservizi e danni causati all’interno delle proprie abitazioni. Se non hanno richiesto i danni, forse, è anche dovuto alla complessità della pratica burocratica prevista che certamente non incoraggia.

Infine diteci voi cosa può significare il fatto che, se un generatore si spegne, e dopo circa due ore arriva la cisterna del gasolio che lo rifornisce, lo stesso generatore riparte?

Crediamo comunque che un colosso come Enel distribuzione dovrebbe riservare particolare attenzione ai suoi utenti e all’intera popolazione, sopratutto in zone disagiate come la montagna dove abitano molte persone anziane e dove intervenire d’urgenza richiede tempi maggiori.

 Comunicato stampa