I candidati a sindaco per le elezioni comunali del 10 giugno Marco Ardis, Francesco Conforti, Giancarlo Mandara, Giacomo Melosi, Angelo Morini e  Elisa Romoli hanno stilato un documento comune nel quale si richiede che  il Comune si costituisca parte civile nel procedimento penale riguardante l’ex sindaco Oreste Giurlani. La richiesta  è stata depositata in Prefettura e protocollata al Comune di Pescia. «Premesso che vale per ogni cittadino, e quindi anche per Giurlani, la presunzione di non colpevolezza sino alla condanna definitiva – si legge sull’atto, indirizzato sia al prefetto della di Pistoia al commissario prefettizio del Comune di Pescia riteniamo che la nostra città abbia subito un pregiudizio alla propria immagine, essendo balzata agli onori della cronaca proprio in conseguenza della notizia delle indagini».

L’udienza preliminare davanti al Gup del Tribunale di Firenze è stata fissata per il prossimo 6 giugno e quello rappresenta il termine entro il quale, il Comune in quanto “persona offesa”, può esercitare i propri diritti. Un “atto dovuto” per i firmatari della richiesta, più o meno tutti concordi nel ritenere che il «danno morale al Comune è stato pesante e la sua credibilità inevitabilmente compromessa».

I sei firmatari hanno chiesto la nomina di un legale di fiducia e di essere informati in merito ad un’eventuale notifica da parte del tribunale di Firenze al Comune di Pescia «quale persona offesa» del decreto di fissazione dell’udienza con indicazione delle facoltà ad esso spettanti.

Spetta ora al Commissario prefettizio del Comune di Pescia, dott.ssa Silvia Montagna, accogliere o meno la richiesta, certo che pur ammettendo la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio nei confronti dell’ex sindaco Giurlani, se questi fosse rimandato a giudizio e giudicato con sentenza a lui sfavorevole, probabilmente il Comune potrebbe essere considerato inadempiente per non aver accolto la richiesta dei sei candidati a sindaco.

 

Ilp