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Secondo incontro del festival LuccAutori. Giovedì 9 ottobre ore 18.30 presso la sala conferenze di Palazzo Bernardini – LuccAutori in collaborazione con Rotary Club Lucca presentano l’incontro con il giornalista Alessandro Cassieri. Intervengono Nicola Giannecchini, Presidente Rotary Club Lucca, Demetrio Brandi, Presidente LuccAutori. Modera la giornalista Maria Elena Marchini. Con il patrocinio di Unipop Pistoia. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

L’invasione russa dell’Ucraina, nel 2022, è un evento drammatico che entra improvvisamente nella vita quotidiana degli italiani. Alessandro Cassieri lo ha invece vissuto, come inviato della Rai, dai primi inquietanti segnali, a partire dal 1991, l’anno dell’indipendenza dell’Ucraina dall’Unione Sovietica.
In un intenso racconto in prima persona, avventuroso e a tratti rocambolesco, Cassieri si muove lungo l’asse Mosca-Kiev, attraversando decine di volte un confine sempre più armato. Ma gli indizi di nuove contrapposizioni lo spingono anche in Ossezia e Georgia, Crimea e Donbass, Kirghizistan e Afghanistan, America e Cina, per poi tornare nel focolaio ucraino. Durante gli spostamenti in quei vasti territori incontra Capi di Stato, spie, militari e leader politici che decideranno le sorti della regione. Da Gorbaciov a Putin, da William Colby a Shevardnadze, da Vernon Walters a Saakashvili, da Medvedev a Yulia Tymoshenko, da Poroshenko a Yanukovich, a Pushilin, a Massoud… con il contorno di oligarchi e ballerine, campioni di scacchi e pugili, scrittori, biscazzieri e gente comune, le cui vite sono travolte dalle conseguenze di una geopolitica mai così invadente in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale.
Di tutti loro Cassieri raccoglie testimonianze, invettive, paure, minacce, che vanno a comporre il quadro storico e sociale di un mondo in cui si gioca la partita epocale tra grandi potenze. Una sfida che ha riportato nel cuore dell’Europa il clima della Guerra Fredda.
Alessandro Cassieri ha vinto a ventuno anni la selezione condotta da Sergio Zavoli per giovani giornalisti Rai. Nominato inviato speciale nel 1991 per i suoi servizi sul crollo dell’Unione Sovietica, è stato corrispondente da Bruxelles, da Mosca e poi inviato speciale del Tg1 fino al 2016, quando è diventato capo della sede Rai di Parigi. Rientrato al Tg1, è tornato a fare l’inviato, la forma di giornalismo, quella “sul campo”, che ha sempre preferito. Nel corso della sua attività professionale alla Rai è stato testimone di eventi cruciali, crisi e guerre in oltre ottanta Paesi. È stato ideatore e conduttore di programmi radiofonici (“Senza rete”, “Baobab”, “Zapping”, “Radio anch’io”) e conduttore di “Speciale Tg1”.

Ruolo e responsabilità nell’ambito della redazione “Servizi Speciali” del TG1 RAI.
Esperienza
Nato a Roma nel 1956, laureato in Lettere, è giornalista professionista dal 1984. All’avvio della professione giornalistica lavora alla “Gazzetta del Mezzogiorno” e collabora con il settimanale “Europeo”, il quotidiano “La Sicilia” e l’agenzia di servizi “Quotidiani Associati”. Nel 1981 inizia la collaborazione con la Rai conducendo una rubrica nell’ambito del programma radiofonico “Obiettivo Europa”. Nel 1983 realizza in Brasile, per il Tg2 diretto da Ugo Zatterin, l’intervista in esclusiva al latitante Umberto Ortolani. Nel 1989 fa parte della redazione di Enzo Biagi per il programma “Linea diretta”. L’anno successivo è chiamato dal direttore del Tg3 Sandro Curzi a partecipare alla realizzazione di “Processo ai Mondiali”. Nella stagione che segue fa parte della redazione allestita da Sergio Zavoli per la nuova edizione di “Tg7”. Nel 1991 è assunto al Gr2: realizza diverse esclusive intervistando tra gli altri l’ex capo della Cia Colby, la vedova del dissidente Sakharov, Yasser Arafat e raccontando da Mosca la fine dell’URSS. Al rientro è promosso Inviato speciale. Conduce “Senza Rete”, “Baobab”, “Radio anch’io” e “Zapping”, diventando successivamente vice caporedattore. Nel 2000 è nominato corrispondente da Bruxelles. Tre anni dopo è corrispondente da Mosca dove rimane fino al 2007, quando rientra a Roma come inviato speciale del Tg1. Segue i maggiori eventi internazionali – le primarie e le elezioni americane, le Olimpiadi in Cina, lo tsunami in Giappone, le crisi economiche in Grecia e Spagna, le guerre in Afghanistan, Iraq, Ucraina, Mali – e intervista in
esclusiva numerose personalità tra cui il comandante Massoud, Eduard Shevardnadze, Mikhail Gorbaciov, Valéry Giscard d’Estaing, Dimitrij Medvedev, Yulia Tymoshenko. Nel novembre 2016 gli viene affidato l’incarico di corrispondente-responsabile dell’ufficio di Parigi per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dalla Francia, con il riconoscimento della qualifica di caporedattore. Dal dicembre 2021 è al Telegiornale 1, dapprima alle dirette dipendenze del Direttore e successivamente nell’ambito della redazione “Servizi Speciali”.

Racconti nella Rete

Comunicato stampa