Ennesimo scandalo di una politica inesistente che si perpetua ormai da oltre 6 anni sempre a danno dei cittadini, parliamo della strade provinciali Mammianese e Val di Forfora  rappresentano oggi due strade provinciali molto trafficate ,da chi vi risiede e che di frequente soprattutto nelle giornate di pioggia è costretto a transitare per altre strade alternative per evitare di ritrovarsi di fronte a delle frane e al manto stradale impraticabile, invaso da fango da alberi caduti , in estate le stesse  vedono il transito di molti turisti. Queste due Provinciali sono   letteralmente abbandonate dell ’Ente che ne detiene la gestione e la manutenzione ossia la provincia e sono ormai pericolosissime per il fondo stradale pieno di buche, disconnesso e per le frane in corrispondenza di alcune curve che non sono state  segnalate  o se transennate  non più visibile a causa della  vegetazione che le ha ricoperte totalmente alla vista degli automobilisti , diversi tratti stradali sono franati e i muri di pietra sono stati abbattuti da camion e mai ripristinati ormai da più di 5 anni, soprattutto all’altezza di due curve, la prima (val di forfora zona cartiera Panigada) senza nessuna segnalazione di pericolo e di limite di velocità la seconda sulla Mammianese verso Vellano( ponte del Cerreto) con una frana che ha ridotto la larghezza della carreggiata e che vede al centro della carreggiata stessa, più che una buca pericolosissima lo definiremmo ormai un cratere, visto che sono 6 mesi  che obbliga gli automobilisti a destreggiarsi in slalom da roulette russa, il ciglio stradale franato per almeno 10 metri di lunghezza ed un metro e mezzo di larghezza è contenuto da blocchi di cemento e segnalazioni totalmente coperte dalla vegetazione praticamente invisibili,  abbiamo denunciate le più pericolose ma ce ne sono almeno altre 10 di situazione pericolose su le due provinciali in questione

La manutenzione stradale è inesistente, nei periodi di massima vegetazione le erbacce invadono il manto stradale riducendo anche gli spazi per i pedoni e il transito dei veicoli. Le cunette sono inesistenti e dove sono presenti sono tutte sepolte per le continue frane determinate dalle piogge, manca la segnaletica a terra da oltre dieci anni ed è’ scena di frequenti incidenti stradali. .Il cittadino è stufo di subire maltrattamenti ed è una offesa far orecchi da mercante ad ogni genere di reclamo, siamo costretti a subire disagi e pericoli di ogni genere per incompetenza e disinteresse da parte di chi e’ stato votato e delegato dai cittadini alla buona amministrazione verso i cittadini che pagano le tasse anche per servizi che non vengono mai offerti.Spettabile sig.Prefetto se non si ottempererà velocemente alla messa in sicurezza di queste strade ci riserviamo di attivarci verso la Provincia, per mancato rispetto dell’art 2051 del codice civile.Come sempre speriamo in un suo autorevole intervento verso l’ente Provincia,per far si che possa almeno iniziare una seria manutenzione di queste due strade Provinciali sopra citate.

Con rispetto la salutiamo  Fratelli D’Italia Pescia

Il  Portavoce                        Roberto Franchini

“La riconduzione della responsabilità all’ente
La legge prevede che, nell’ipotesi di danno provocato dalla presenza di un’insidia e/o trabocchetto stradale, il soggetto responsabile è quello gravato dall’obbligo di custodia del tratto stradale interessato dal sinistro ai sensi dell’art. 2051 c.c. Il custode della strada è, pertanto, l’ente chiamato a vigilare e controllare il tratto stesso. Difatti, il continuo monitoraggio e la continua manutenzione della strada hanno come obiettivo primo quello di tutelare l’integrità fisica dei conducenti dei veicoli nonché dei pedoni.
Essere custodi significa, pertanto, anche intervenire laddove ci sia un pericolo imminente che, se non può essere eliminato tempestivamente, deve essere – quantomeno – opportunamente segnalato.
Il custode si identifica, nella maggior parte dei casi, nell’ente proprietario del tratto di strada, poiché è quest’ultimo che ha l’obbligo e il potere di intervenire. Per esempio, se la strada è comunale, l’ente custode è il Comune; se si percorre una strada provinciale, l’ente responsabile è l’Amministrazione provinciale del territorio.                                                                                                                          Le ricordiamo inoltre che Il proprietario della strada deve vigilare anche su terreni adiacenti di privati. Non devono sorgere situazioni di pericolo per gli utenti della strada, ove si verifichino, deve attivarsi per rimuoverle o farle rimuovere.Questo è quanto ha stabilito la Corte di cassazione, sez. III civile, con l’ente proprietario della strada, che può essere il Comune o la Provincia (almeno laddove non è stata soppressa a favore della Città metropolitana) ha l’obbligo di prevenire possibili situazioni di pericolo mediante una costante attività di controllo e manutenzione. È, infatti, molto frequente che si verifichino dei sinistri a causa del manto stradale sconnesso o in condizioni peggiori a causa della presenza di buche, molto pericolose per gli automobilisti.”

 

Roberto Franchini

Potavoce Fratelli d’Italia-Pescia-