“L’adolescenza è considerata un periodo di profondi cambiamenti che investono la persona in ogni aspetto: cognitivo, emotivo e socio-relazionale.
E’ una fase di transizione, preparatoria alla vita adulta, che comprende un lasso di tempo variabile dai 13 ai 19 anni circa.
Questa fase è a sua volta preceduta dal periodo preadolescenziale, che in Italia, oggi, si è abbassato intorno ai 9-10 anni, pertanto già durante la frequentazione della scuola primaria. In questa fase si verifica lo sviluppo puberale con tutti i cambiamenti psichici e fisici che comporta.
Risulta necessario, ad esempio, ricostituire una identità fisica, dovuta alle modificazioni e alla nuova configurazione corporea. Ma non solo. Anche dal punto di vista psicologico vi sono vari cambiamenti. Il pensiero evolve e passa dalla concretezza della fanciullezza, al ragionamento più ampio, capace di elaborare il passato e prefigurarsi il futuro.
Non va dimenticata, inoltre, l’evoluzione della sfera sessuale. In questo contesto, i ragazzi si trovano a vivere e gestire in modo potenzialmente conflittuale non solo il rapporto con se stessi ma anche con gli altri, in un periodo in cui il giudizio altrui per la strutturazione della propria personalità ha un peso assolutamente rilevante.
Ad oggi, anche i rapporti famigliari sono particolarmente mutati, per non parlare delle vicende riguardanti i percorsi scolastici.
Tutti fattori da tenere ovviamente in considerazione nel comprendere l’aumento di casi di bullismo e di cyberbullismo.”
Così interviene Manuela Angeli, coordinatrice comunale di Forza Italia Pescia, in occasione della giornata mondiale contro il bullismo ed il Cyberbullismo.
“Cosa è il bullismo? E’ la messa in atto di comportamenti prevaricanti, aggressivi, minacciosi perpetrati nel tempo da uno o più individui nei confronti di un altro soggetto. Questa è la definizione classica , alla quale si aggiungono anche delle caratteristiche peculiari del fenomeno:
• Intenzionalità, la volontà deliberata di ledere;
• Sistematicità, il prolungarsi nel tempo delle azioni di sopraffazione;
• Asimmetria di potere, la differenza tra caratteristiche fisiche e/o psicologiche e di provenienza da Paesi di differente cultura, tali da definire due ruoli, quello di vittima e quello di carnefice.
Ad oggi si aggiungono anche le diverse modalità con le quali è possibile arrecare danno. Si parla infatti di modalità dirette e/o indirette. Nel primo caso si avranno attacchi fisici e/o verbali intenzionalmente rivolti alla vittima. Nel secondo, si avranno azioni mirate all’esclusione dal gruppo e alla produzione di calunnie e maldicenze alle spalle del malcapitato.
L’aspetto che a mio avviso non deve essere assolutamente sottovalutato è la dilagante diffusione dei social, che ha permesso uno sviluppo esagerato di questo fenomeno. Si tratta del Cyberbullismo, tristemente noto per i sempre più numerosi casi di cronaca nera. Capita sempre più spesso di avere notizie di suicidi causati dalle vessazioni via web cui sono sottoposte le vittime di bullismo.
Un peso insostenibile che ha una tragica risoluzione.
Sms, messaggi inviati tramite le varie applicazioni di messaggistica come Whatsapp e Messenger piuttosto che Telegram o Signal , offensivi, denigranti, minacciosi; foto e video che immortalano violenze e angherie (ma non solo) postate su Facebook, su Instagram, su Tik Tok (quest’ultimo largamente utilizzato già alla scuola primaria, è già sotto la lente dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza) sono tutte modalità caratteristiche del fenomeno.
Una corretta informazione e sensibilizzazione, quindi, su modalità di insorgenza e conseguenze è necessaria per prevenire situazioni deprecabili e lesive della salute psico-fisica dei bambini e dei ragazzi.
Gli istituti scolastici, di concerto con le famiglie e con psicologi e specialisti in materia, dovrebbero creare un processo di comunicazione orientato alla condivisione di idee, collaborazione e co-costruzione di significati sui temi inerenti il bullismo ed il Cyberbullismo. Auspico – conclude Angeli – che ci sia un crescendo di conoscenza del fenomeno, perché dove c’è ignoranza, c’è violenza.”
Conclude la coordinatrice comunale azzurra di Pescia.
“L’adolescenza è considerata un periodo di profondi cambiamenti che investono la persona in ogni aspetto: cognitivo, emotivo e socio-relazionale.
E’ una fase di transizione, preparatoria alla vita adulta, che comprende un lasso di tempo variabile dai 13 ai 19 anni circa.
Questa fase è a sua volta preceduta dal periodo preadolescenziale, che in Italia, oggi, si è abbassato intorno ai 9-10 anni, pertanto già durante la frequentazione della scuola primaria. In questa fase si verifica lo sviluppo puberale con tutti i cambiamenti psichici e fisici che comporta.
Risulta necessario, ad esempio, ricostituire una identità fisica, dovuta alle modificazioni e alla nuova configurazione corporea. Ma non solo. Anche dal punto di vista psicologico vi sono vari cambiamenti. Il pensiero evolve e passa dalla concretezza della fanciullezza, al ragionamento più ampio, capace di elaborare il passato e prefigurarsi il futuro.
Non va dimenticata, inoltre, l’evoluzione della sfera sessuale. In questo contesto, i ragazzi si trovano a vivere e gestire in modo potenzialmente conflittuale non solo il rapporto con se stessi ma anche con gli altri, in un periodo in cui il giudizio altrui per la strutturazione della propria personalità ha un peso assolutamente rilevante.
Ad oggi, anche i rapporti famigliari sono particolarmente mutati, per non parlare delle vicende riguardanti i percorsi scolastici.
Tutti fattori da tenere ovviamente in considerazione nel comprendere l’aumento di casi di bullismo e di cyberbullismo.”
Così interviene Manuela Angeli, coordinatrice comunale di Forza Italia Pescia, in occasione della giornata mondiale contro il bullismo ed il Cyberbullismo.
“Cosa è il bullismo? E’ la messa in atto di comportamenti prevaricanti, aggressivi, minacciosi perpetrati nel tempo da uno o più individui nei confronti di un altro soggetto. Questa è la definizione classica , alla quale si aggiungono anche delle caratteristiche peculiari del fenomeno:
• Intenzionalità, la volontà deliberata di ledere;
• Sistematicità, il prolungarsi nel tempo delle azioni di sopraffazione;
• Asimmetria di potere, la differenza tra caratteristiche fisiche e/o psicologiche e di provenienza da Paesi di differente cultura, tali da definire due ruoli, quello di vittima e quello di carnefice.
Ad oggi si aggiungono anche le diverse modalità con le quali è possibile arrecare danno. Si parla infatti di modalità dirette e/o indirette. Nel primo caso si avranno attacchi fisici e/o verbali intenzionalmente rivolti alla vittima. Nel secondo, si avranno azioni mirate all’esclusione dal gruppo e alla produzione di calunnie e maldicenze alle spalle del malcapitato.
L’aspetto che a mio avviso non deve essere assolutamente sottovalutato è la dilagante diffusione dei social, che ha permesso uno sviluppo esagerato di questo fenomeno. Si tratta del Cyberbullismo, tristemente noto per i sempre più numerosi casi di cronaca nera. Capita sempre più spesso di avere notizie di suicidi causati dalle vessazioni via web cui sono sottoposte le vittime di bullismo.
Un peso insostenibile che ha una tragica risoluzione.
Sms, messaggi inviati tramite le varie applicazioni di messaggistica come Whatsapp e Messenger piuttosto che Telegram o Signal , offensivi, denigranti, minacciosi; foto e video che immortalano violenze e angherie (ma non solo) postate su Facebook, su Instagram, su Tik Tok (quest’ultimo largamente utilizzato già alla scuola primaria, è già sotto la lente dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza) sono tutte modalità caratteristiche del fenomeno.
Una corretta informazione e sensibilizzazione, quindi, su modalità di insorgenza e conseguenze è necessaria per prevenire situazioni deprecabili e lesive della salute psico-fisica dei bambini e dei ragazzi.
Gli istituti scolastici, di concerto con le famiglie e con psicologi e specialisti in materia, dovrebbero creare un processo di comunicazione orientato alla condivisione di idee, collaborazione e co-costruzione di significati sui temi inerenti il bullismo ed il Cyberbullismo. Auspico – conclude Angeli – che ci sia un crescendo di conoscenza del fenomeno, perché dove c’è ignoranza, c’è violenza.”
Conclude la coordinatrice comunale azzurra di Pescia.

 

Manuela Angeli

Assistente On. Deborah BERGAMINI

Comunicato stampa