La panca d’autore dell’architetto Aldo Capasso sarà in bella mostra a Collodi da domani, 7 luglio 2022, dopo l’inaugurazione ufficiale in programma alle 18.00.

Si tratta dell’opera in marmo vincitrice dell’omonimo bando promosso dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi, in collaborazione con l’associazione nazionale Donne del Marmo e l’azienda Di Biase Marmi. Un’opera di pregio per l’arredo urbano del paese di Pinocchio, collocata tra il Parco di Pinocchio e il giardino storico Garzoni, all’intersezione tra via delle Cartiere e via San Gennaro.

La data prescelta non è casuale: il 7 luglio ricorrono infatti 141 anni dalla prima apparizione del burattino sul Giornale per i bambini.

Il concorso nazionale Panca d’autore  è stato partecipato 29 architetti da tutta Italia e sono stati 28 i progetti ammessi. Il primo premio è andato all’architetto Aldo Capasso. Titolo del progetto presentato è: Naso panca / per sostare e giocare che, piazzandosi al primo posto,  è stata realizzata come previsto dal bando.

La giuria era presieduta da Pier Francesco Bernacchi, presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, e composta da: Sara Vannucci, presidente dell’Associazione Nazionale Le Donne del Marmo;  Antonella Di Biase, titolare della Di Biase Marmi; Loredana Lignola, membro del Comitato Tecnico-Scientifico della Fondazione Nazionale Carlo Collodi e da Daniele Narducci, dirigente della Fondazione. Tutti presenti al taglio del nastro.

La popolazione e le associazioni sono invitate a partecipare.

 

9 LUGLIO

Parco di Pinocchio, inaugurazione mostra RemakE.

La fiaba che si monta e smonta con le calamite

Remake è il titolo del progetto di Ganz’Art, duo artistico composto da Marta Martini e Francesca Santomauro, che vuole rendere omaggio all’intramontabile burattino reinterpretando le sue avventure in chiave contemporanea. La mostra apre sabato 9 giugno, con il taglio del nastro in programma alle 11.30 al Parco di Pinocchio, e chiude il prossimo 28 agosto.

Sanno esposte otto opere inedite realizzate tenendo conto delle caratteristiche metamorfiche di Pinocchio e, se da una parte sono il frutto di una riflessione più ampia e soggettiva, dall’altra stimolano il visitatore ad associare e scegliere l’interpretazione che meglio si adatta alla propria sensibilità.

Le opere vanno oltre il quadro, diventano palcoscenici in ferro ossidato sui quali si rappresentano piccoli frammenti della fiaba collodiana, personalizzabili modificando la posizione di oggetti e personaggi calamitati.

Adele Tasselli

Fondazione Nazionale Carlo Collodi

Comunicato Stampa