Il capogruppo regionale di FDI-An Giovanni Donzelli, dopo la ratifica, avvenuta ieri pomeriggio nell’ufficio di presidenza del Consiglio Regionale, sulla proposta di commissione d’inchiesta richiesta dalle opposizioni ha rilasciato le seguenti dichiarazioni :

“Nonostante il Partito democratico le abbia tentate tutte per frenarci, con una dura battaglia siamo riusciti a ottenere l’istituzione di una commissione d’inchiesta su Uncem Toscana senza ridimensionamenti, che potrà lavorare con poteri effettivi: la si istituisca immediatamente e i suoi lavori inizino da subito”

“Abbiamo dovuto battagliare fino all’ultimo per riuscire ad avere una commissione che non partisse azzoppata – sottolinea Donzelli – giudichiamo grave il comportamento del Partito democratico che ha provato in tutti i modi ad ostacolare il percorso”.

“Quando l’ho presentata, ben prima dell’arresto di Oreste Giurlani, hanno tentato di metterla in un cassetto rinviandola in Commissione e non calendarizzando mai l’argomento. Ieri, quando ho chiesto al consiglio di discutere urgentemente la proposta dell’inchiesta su Uncem Toscana, hanno provato a svuotare i poteri della commissione emendando a colpi di maggioranza il testo e prevedendo la aprioristica ‘legittimità degli stanziamenti’ elargiti a Uncem da parte della Regione Toscana, di fatto decidendo preventivamente la loro regolarità e facendo finta che non avessi già avanzato molte denunce. Per questo ho ritirato la richiesta preferendo l’opzione garantita alle opposizioni di presentare le firme necessarie per ottenere la commissione senza bisogno dell’ok della maggioranza. Come se non bastasse i consiglieri Pd hanno provato ad affossare anche questa strada, avanzando durante la seduta di oggi la proposta di una contro-commissione. Se è vero che la giunta e la maggioranza che la sostiene non hanno nulla da nascondere rispetto a questa vicenda, perché hanno fatto di tutto per cambiare le carte in tavola? Continueremo il nostro lavoro per valutare la legittimità degli atti e capire come Uncem Toscana abbia potuto agire con questa libertà nonostante le richieste di trasparenza che avanziamo dal 2014. I cittadini ci chiedono di andare fino in fondo per sapere dove sono finiti i soldi pubblici, noi opereremo come sempre nell’interesse della collettività”.

ILP