Martedì 28 maggio dall’assessore Aldo Morelli è stato presentato il nuovo Piano Operativo del Comune di Pescia con delle novità assolute, come l’introduzione delle “aree di atterraggio” per trasferire i volumi di manufatti dismessi, con una attenzione al contenimento del consumo del territorio e al recupero funzionale dell’esistente, con deroghe particolari per la montagna e il centro storico, sta per approdare in consiglio comunale e quindi per iniziare la fase decisiva che porterà alla sua approvazione definitiva, il piano operativo del comune di Pescia.

Questo strumento urbanistico, che una volta di chiamava regolamento urbanistico, applicherà in concreto i criteri stabiliti dal piano strutturale, con importanti innovazioni e interpretazioni aderenti alle necessità di Pescia nel suo prossimo futuro e la grande opportunità per tutti di poter ampliare fino al 20% la propria abitazione.

Di questo e tanto altro si è parlato nel corso di una conferenza stampa, durante la quale l’assessore all’urbanistica del comune di Pescia Aldo Morelli, il tecnico incaricato Graziano Massetani e la funzionaria Annamaria Maraviglia hanno illustrato contenuti, iter e ricadute sul territorio di questo nuovo strumento.

“Dopo uno stallo durato 20 anni- ha dichiarato Morelli- Pescia torna a disporre di una pianificazione urbanistica in linea con le sue aspettative e esigenze. Con una attenzione alle aree rurali, al recupero dell’esistente e al rispetto del territorio e delle sue risorse, con agevolazioni per chi vuole investire in montagna oppure per chi recupera il patrimonio edilizio esistente e, soprattutto, dismesso, siamo certi che faremo compiere a Pescia un importante salto in avanti”.

Gli obiettivi del nuovo Piano Operativo del Comune di Pescia

In Toscana la pianificazione territoriale e urbanistica dalla fine degli anni novanta del secolo scorso è articolata in due strumenti , il Piano Strutturale, che, sulla base di un quadro complessivo di analisi, definisce le Strategie per la pianificazione territoriale e urbanistica , nel rispetto dello Statuto del Territorio che detta le regole e le condizioni per le trasformazioni ai fini di uno sviluppo sostenibile, e il Piano Operativo, ex Regolamento Urbanistico, che dà attuazione operativa alle Strategie di sviluppo sostenibile delineate nel Piano Strutturale .

Il Comune di Pescia è dotato di Piano Strutturale, approvato con D.C.C. n°4 del 31/01/2012, redatto in base alla L.R. n.1/2005, mentre dal punto di vista operativo è ancora dotato di Piano Regolatore Generale, approvato con la D.C.C. n°108/1999, che attualmente consente unicamente interventi minori sul patrimonio edilizio esistente, in quanto decaduto per quanto riguarda le nuove costruzioni e le trasformazioni più importanti e superato dalle nuove disposizioni di legge regionali, a cui il nuovo PO dovrà conformarsi.

Da qui l’importanza di dotare la città e il territorio pesciatino di un nuovo strumento urbanistico operativo, il Piano Operativo , che sostituisca l’attuale strumentazione urbanistica, aperto alle nuove esigenze della comunità locale e coerente con le nuove disposizioni di legge regionali, in particolare la L.R. 65 del 2014 e il nuovo Piano Paesaggistico Regionale del 2015.

Oltre alla innovazione grafica e normativa che consentirà anche una più agevole consultazione da parte dei cittadini e dei tecnici, il nuovo PO persegue i seguenti obbiettivi :

• riduzione del consumo di suolo per finalità insediative all’esterno del territorio urbanizzato, con una netta definizione dei limiti urbani rispetto al territorio rurale, concentrando le previsioni di riqualificazione e riorganizzazione urbana all’interno dei tessuti insediativi recenti, Pescia sud ed est, Alberghi, Veneri, Ponte all’Abate, Collodi sud, utilizzando i vuoti esistenti fra gli insediamenti stessi per aumentare verde, piazze, parcheggi, adeguate infrastrutture , aree per servizi, assieme e grazie ai completamenti edificatori necessari e inseriti nei contesti urbani in modo equilibrato in termini di densità e tipologie: a tale scopo il PO prevede per le trasformazioni l’uso generalizzato degli strumenti convenzionati (PAC,PUC,PR,PRU) e attuati con la perequazione urbanistica, che consente di far realizzare le opere di urbanizzazione agli operatori e acquisire gratuitamente al demanio pubblico le aree corrispondenti, rendendo indifferenti le singole proprietà delle aree e degli immobili alle scelte urbanistiche .
• riqualificazione e riorganizzazione urbana attraverso interventi di rigenerazione urbana di aree occupate da manufatti ex-produttivi, ormai in stato di abbandono e di degrado urbanistico e ambientale, attraverso il recupero in loco, per le strutture di interesse architettonico, ovvero con trasferimento incentivato della Superficie Edificabile esistente e non più utilizzata per le funzioni originarie, in aree di atterraggio localizzate all’interno del territorio urbanizzato, ad Alberghi per quanto concerne funzioni di tipo urbano, e a Macchie di San Piero per quanto concerne funzioni produttive: anche in questo caso gli interventi di trasformazione devono essere attuati con strumenti convenzionati e perequanti ;
• recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente di valore storico, architettonico e tipologico sia nel territorio urbano che rurale, attraverso l’attribuzione agli edifici di una classe di valore, con conseguente attribuzione di categorie d’intervento ammissibili ed efficaci ai fini della tutela e valorizzazione oltre che della rifunzionalizzazione ;
• tutela e valorizzazione del sistema urbano policentrico delle “Dieci Castella” della Svizzera Pesciatina attraverso indirizzi e direttive per il recupero del patrimonio architettonico e urbanistico anche con l’introduzione di deroghe alle norme igienico-edilizie per facilitare da una parte la rifunzionalizzazione del patrimonio edilizio esistente e dall’altra la previsione di un utilizzo dello stesso patrimonio , oltre che per funzioni residenziali anche per funzioni turistico-ricettive con soluzioni del tipo “albergo diffuso”; la messa a sistema di tutti i dieci centri collinari/montani con il miglioramento delle infrastrutture di accessibilità e sosta, favorendo iniziative coordinate di tipo culturale e ricreativo, al fine di migliorare l’offerta turistica complessiva (zip line Pontito-Stiappa-Castelvecchio.., parco avventura Fibbialla, parco sculture Castelvecchio…);
• valorizzazione del centro storico di Pescia e del suo patrimonio culturale e architettonico con iniziative anche di tipo urbanistico per reperire parcheggi pubblici nelle vicinanze del centro storico al fine di favorire la funzione residenziale, commerciale e di servizio; anche in questo caso è prevista l’introduzione di deroghe alle norme igienico-edilizie per facilitare l’utilizzo del patrimonio edilizio esistente sia per funzioni abitative, turistico-ricettive che commerciali di vicinato e di servizio;
• miglioramento del sistema infrastrutturale con la prefigurazione di nuovi corridoi infrastrutturali Nord/Sud in sinistra del Fiume Pescia di Pescia per alleggerire il traffico su Pescia centro e di un nuovo collegamento diretto fra la SS 435 Lucchese e la Via di Circonvallazione con l’utilizzo del sottopasso in Via Squarciabocconi opportunamente ampliato in occasione del prossimo raddoppio della linea ferroviaria Pistoia Pescia Lucca : in coincidenza del raddoppio della linea ferroviaria il PO prevede un nuovo ruolo di interscambio per la stazione ferroviaria , a servizio della città, delle attività produttive , delle attività culturali e del turismo;
• tutela e valorizzazione delle attività commerciali al dettaglio, di vicinato e medie strutture di vendita, presenti nei centri urbani con il miglioramento dei sistemi di sosta e di accessibilità;
• valorizzazione delle strutture socio-sanitarie della città di Pescia con il miglioramento della accessibilità alle strutture ospedaliere esistenti e la riqualificazione dei contenitori ex produttivi presenti al contorno e la ricollocazione più vicina al centro delle strutture amministrative e ambulatoriali dell’USL;
• valorizzazione dei servizi scolastici, primari e secondari, attraverso un miglioramento della accessibilità agli stessi, una maggiore dotazione di parcheggi e un ampliamento degli spazi a disposizione;
• utilizzo delle aree adiacenti all’attuale stadio per la creazione di un grande polo sportivo cittadino dotato di parcheggi e servizi oltre che a disposizione per attività sportive diversificate e dilettantistiche;
• valorizzazione del polo produttivo di Macchie di San Piero, dopo l’eliminazione della previsione del Businnes Park , con un miglioramento della accessibilità dalla via Romana attraverso il rifacimento e ampliamento di Via Ricci, l’aumento dei parcheggi pubblici e il completamento delle aree residue per attività produttive nuove o di trasferimento dal centro urbano;
• conferma dell’attività cartaria attraverso il consolidamento della presenza di alcune attività lungo i corsi d’acqua Pescia di Collodi e soprattutto Pescia di Pescia;
• sviluppo della filiera turistica legata alle attività ludiche e didattiche incentrate su Collodi e sulla figura di Pinocchio: oltre agli interventi già in corso sul Parco di Pinocchio è previsto il recupero della ex cartiera Panigada e della ex cartiera Vamberti per implementare i servizi didattici, culturali, ricreativi in accordo con la Fondazione Collodi e aperti ad altre forme di investimento per far sì che Collodi acquisti il ruolo che gli compete in ambito quantomeno regionale; a tale scopo il PO prevede oltre che nuovi parcheggi scambiatori a valle del centro storico per poter migliorare l’accessibilità leggera al centro storico , al Parco di Pinocchio, al Parco di Villa Garzoni , anche una strada alternativa a Via delle Cartiere, per il tratto passante nel centro storico di Collodi, a confine con il Comune di Capannori con nuovo ponte sul torrente Pescia di Collodi a nord secondo il tracciato già individuato dall’accordo di programma Regione , Province e Comuni, tracciato comunque subordinato ad un approfondimento di fattibilità da parte delle Province di Pistoia e Lucca: il PO recepirà eventualmente in variante quanto scaturito dai nuovi studi;
• tutela e valorizzazione delle attività florovivaistiche presenti ed operanti sul territorio comunale attraverso una più netta individuazione delle aree a vocazione vivaistica, da mantenere in territorio rurale, superando la promiscuità oggi esistente fra attività vivaistiche e tessuti edilizi; in termini normativi il PO recepisce tutte le direttive e indirizzi per facilitare le attività florovivaistiche contenuti nelle leggi regionali e nel PTCP.: il MEFIT deve rimanere il punto di riferimento commerciale fondamentale per il florovivaismo , tuttavia anche ai fini del suo mantenimento , il PO prevede anche la possibilità di un utilizzo della struttura , importante esempio di architettura contemporanea , per scopi complementari di tipo culturale o ricreativo non antitetici con l’attuale funzione;
• tutela e valorizzazione del territorio rurale per le attività agricole aziendali professionali e non e per le attività agricole minori con la facilitazione alla realizzazione di piccoli annessi per l’attività agricola amatoriale e per la tenuta di animali ad uso domestico e il recupero del patrimonio edilizio esistente non più utilizzato per finalità agricole con possibilità di recupero, e rifunzionalizzazione e addizioni funzionali una tantum per esigenze familiari per quelle abitazioni civili presenti in territorio rurale : a Pescia molti residenti anche non agricoltori vivono in campagna, grazie a loro il territorio può essere mantenuto e tutelato; tali indirizzi sono validi ancor più per il patrimonio rurale collinare.
• valorizzazione delle emergenze culturali, paesaggistiche, ambientali attraverso la prefigurazione di un sistema di mobilità dolce che attraversa tutto il territorio recuperando anche tracciati storici: un sistema di mobilità ciclopedonale urbano ed extraurbano deve favorire il trekking e l’escursionismo nel territorio rurale montano e in città deve favorire la connotazione di Pescia come ” città dei bambini” la cui centralità urbana principale potrebbe divenire , una volta restaurato, il vecchio mercato dei fiori come piazza coperta a disposizione dei bambini di tutto il Comune e non solo.
• tutela e valorizzazione delle aree a ridosso dei principali corsi d’acqua, prevedendo, laddove possibile, anche l’ampliamento del parco fluviale, con particolare riferimento al Torrente Pescia di Collodi e al Fiume Pescia di Pescia ad est e a nord grazie al trasferimento dei manufatti in stato di abbandono posti lungo i fiumi in altre zone di atterraggio più idonee.
• mantenimento e/o ripristino dell’equilibrio idrogeologico e della stabilità dei versanti anche attraverso un’efficace gestione delle aree boscate e dei fenomeni di deflusso superficiale;
• mantenimento degli ambienti agro-silvo-pastorali che caratterizzano in particolare la parte montana del territorio comunale al fine di conservare l’alto valore naturalistico dell’intera zona, con particolare riferimento alla S.C. “Alta Valle del torrente Pescia di Pescia”;
• mantenimento dei coltivi di impronta tradizionale tipica compreso le opere ad essi connessi, con particolare priorità per quelli prossimi ai centri abitati di collina e di montagna con i quali costituiscono un unicum che caratterizza il paesaggio collinare e montano;
• tutela , integrazione e/o ripristino delle reti ecologiche presenti nel territorio comunale, laddove queste sono compromesse, costituite dai corsi d’acqua, dalle aree boscate, dalle bordure verdi ai lati dei campi coltivati e dalle aree verdi interne ai centri urbani;
• promozione d’interventi di riduzione del rischio idraulico limitando l’impermeabilizzazione del suolo imponendo il mantenimento e ripristino del reticolo idraulico minore e prevedendo delle aree, anche con funzione di cassa d’espansione, poste a valle del centro abitato di Pescia per il contenimento delle acque piovane e del reticolo idrografico minore.
• Miglioramento del servizio di protezione civile con la previsione di una nuova sede dei VVFF in località Alberghi a sudest del MEF prossima alla Via di circonvallazione con maggiori possibilità logistiche.
Alla luce di tali obbiettivi il PO già prefigura le strategie del nuovo Piano Strutturale che entro l’anno dovrà essere avviato secondo quanto previsto dalla L.R. 65/2014 ed in linea con il nuovo Piano Paesaggistico Regionale: il Piano Operativo e il nuovo Piano Strutturale dovranno infatti essere fra loro coerenti e conformi agli strumenti regionali sovraordinati.

stampa giurlani

Comunicato stampa