“Ora che si è sollevata una discussione dai forti toni polemici sulla questione dei rifiuti in Toscana, del loro smaltimento e sul costo che i cittadini pagano e , soprattutto, pagheranno nel prossimo futuro, è necessario che anche la nostra opinione sia chiaramente presente a tutti quelli che sono chiamati a decidere.

Innanzitutto Pescia, in questa fase, si tira fuori dalla diatriba politica che contrappone centrosinistra e centrodestra cui fanno riferimento le varie amministrazioni. Noi dall’inizio siamo distanti dai partiti e quando valutiamo una situazione, lo facciamo senza questa sovrastruttura.

Detto questo, noi siamo molto preoccupati della deriva che questo settore sta prendendo in Toscana, anche alla luce del Piano Economico e Finanziario 2020. Sorvolando sui tecnicismi che vedono l’applicazione dei meccanismi di Arera, nuovo organismo nazionale che si occupa della materia, noi abbiamo votato a favore perché si riconosce la nostra condotta virtuosa nel 2018 che ci porta addirittura a vantare un credito, a differenza di altri comuni che hanno debiti rilevanti.

Questa condizione privilegiata non impedisce, a me, al sindaco Oreste Giurlani e a tutta la maggioranza compresa naturalmente la giunta,  in ogni caso, di essere molto preoccupati per il futuro, perché non vediamo una strategia di lungo periodo che renda lo smaltimento dei rifiuti in Toscana autonomo, con costi contenuti e nel pieno rispetto dell’ambiente.

Continuando a negare la creazione di ogni impianto di smaltimento, i nostri rifiuti anche differenziati fanno giri immensi come gli amori di Venditti, non credo con grandi vantaggi ambientali ma, di sicuro, con costi sempre crescenti a carico dei comuni e quindi, di conseguenza, per i cittadini, che devono obbligatoriamente pagare il 100% del costo sostenuto dalla filiera di smaltimento.

La soluzione in tasca non l’abbiamo nemmeno noi, ma, tanto per fare un esempio, abbiamo promosso qualche mese fa la presentazione della pirolisi ai floricoltori e questa tecnologia ci è sembrata rispettosa dell’ambiente e efficace. Ovviamente, non essendo ingegneri, non diciamo per forza che sia questa la soluzione perfetta, ma crediamo che si debba studiare in modo trasparente, pubblico, insieme ad altre possibilità e poi scegliere che strada prendere.

Quindi o pirolisi o altre soluzioni analoghe, basta che però si entri nell’ordine di idee che gli impianti ci vogliono, rispettando la salute dei cittadini, come credo accada in città come Vienna, Montecarlo di Monaco e Budapest, dove gli impianti di smaltimento sono in pieno centro cittadino.

Soprattutto in questa fase di ricostruzione post-covid dell’economia, generare energia smaltendo i rifiuti invece che spendere il doppio per soluzioni alternative poco convincenti ci sembrerebbe un primo, importante passo”.

 

Fabio Bellandi, assessore all’ambiente del comune di Pescia

 

Comunicato stampa