”Ancora una volta gli utenti hanno ragione se il servizio non c’è o non è usufruibile per varie ragioni non si deve pagare.
Oltre alla sentenza n°524 del 01/08/2023 del giudice di Pace Mauro innocenti che ha dato ragione all’utente di Cireglio , il Gestore ha fatto a sua volta ricorso al Tribunale di Pistoia ed ha perso un’altra volta con sentenza n°69/2025.
Nonostante si paga l’acqua più cara d’Italia si pagano pure servizi che non ci sono , o sono impossibilitati ad allacciamento o non sono in grado di dire dov’è il depuratore.
In allegato il comunicato stampa e l’ultima sentenza”.
distinti saluti
Rosanna Crocini Acquabenecomune Pistoia e Valdinievole
IL TRIBUNALE DI PISTOIA – Giudice Dr. ssa Elena Piccinni
RESPINGE L’APPELLO DI DI PUBLIACQUA
E DICHIARA NON DOVUTE LE SOMME RICHIESTE
PER LA DEPURAZIONE
Per la terza volta, il Tribunale di Pistoia, in persona di tre Giudici diversi, dà ragione agli utenti nei confronti di Publiacqua, in materia depurazione non dovuta.
Da ultimo, in persona del Giudice dr.ssa Elena Piccinni, il Tribunale di Pistoia con sentenza n. 69/2025, ha rigettato l’appello proposto da Publiacqua contro la sentenza n. 524/2023 del Giudice di Pace di Pistoia.
La vicenda aveva preso il via dal decreto ingiuntivo con il quale Publiacqua intimava al sig. Luciano Innocenti, abitante nella frazione di Cireglio, il pagamento di oltre 2.000,00 euro a titolo di depurazione, e di circa 500 euro a titolo di spese legali per il decreto.
Contro il decreto ingiuntivo il sig. Innocenti, assistito dall’avv. Sandro Ponziani del Foro di Città di Castello, aveva presentato opposizione al Giudice di Pace di Pistoia, asserendo che le somme non erano dovute, non essendo l’utente servito da nessun impianto di depurazione.
All’esito del procedimento, il Giudice di Pace di Pistoia, dopo aver nominato anche un consulente tecnico, aveva accolto l’opposizione presentata dal Sig. Innocenti, dichiarando la non debenza delle somme richieste a titolo di depurazione e condannando Publiacqua a rimborsare quanto indebitamente corrisposto, oltre ad annullare quanto era stato ingiunto per spese legali.
Senonchè. contro tale sentenza, Publiacqua aveva presentato appello al Tribunale, sostenendo che comunque le somme erano dovute, in quanto l’impianto pur non essendo collegato all’utenza era comunque da ritenere attivo.
Il Tribunale tuttavia, all’esito del procedimento, accoglieva gli argomenti sostenuti dall’avv. Ponziani per Innocenti, e in particolare, richiamava la predetta sentenza della Corte Costituzionale, nonché la giurisprudenza di legittimità della Corte di Cassazione, secondo cui la tariffa non è dovuta “ in mancanza della controprestazione”, neanche quando vi sia un impianto di depurazione, che però non realizzi il servizio, facendo venir meno il sinallagma previsto dalla legge; ed osservava che comunque quanto sostenuto da Publiacqua era carente di prova.
La sentenza, oltre a rigettare l’appello, e confermare la sentenza impugnata, ha condannato Publiacqua al pagamento delle spese di causa.
sentenza-appello-tribunale-pistoia.
Acquabenecomune Pistoia e Valdinievole
Comunicato stampa