Pubblichiamo il comunicato invoatoci da Acquabenecomune Pistoia e Valdinievole :

La nostra lettera vuole essere un’appello a tutti i sindaci che voteranno il 5 dicembre alla conferenza territoriale per la gestione dell’acqua .
Gli utenti e i cittadini con il referendum 2011 avevano scelto l’acqua pubblica , Questo bene comune si può gestire in altri modi senza darlo al mercato fatto di faccendieri e speculatori. Chiediamo di riflettere prima di votare.
x il Coordinamento delle Associazioni No Multiutility
Rosanna Crocini

Egregio Sindaco,
In vista della Conferenza Territoriale del 5 dicembre 2024, dove sarà chiamato ad esprimere il Suo voto riguardo l’affidamento della gestione del Servizio Idrico Integrato per la Conferenza Territoriale n.3, attraverso gara a doppio oggetto per l’individuazione del socio privato (30% del capitale sociale della nuova società), riteniamo doveroso sottoporre alla Sua attenzione alcune criticità sostanziali di tale proposta.
L’esperienza pregressa e l’analisi approfondita del modello di gestione misto pubblico-privato evidenziano diverse problematiche significative:
1. Governance e controllo:
- Nonostante la maggioranza pubblica del 70%, il socio privato riuscirà comunque ad esercitare un’influenza determinante sulla gestione.
- I Sindaci vengono di fatto estromessi dalla governance e dagli atti di gestione ordinaria, essendo rappresentati esclusivamente dall’amministratore delegato di Alia nelle assemblee dei soci della nuova società alle quali non potranno partecipare direttamente.
2. Aspetti economico-finanziari:
- Il caso Publiacqua è emblematico e riporta quanto si verrà a ricreare: a fronte di un investimento di 60 milioni con il quale ha contribuito agli investimenti per meno del 5%, il socio privato ha comunque incassato dividendi per oltre 207 milioni, facendo aumentare le bollette degli utenti.
- Ulteriori costi graveranno sulla collettività per la liquidazione del socio privato al termine della concessione e tutte le scelte effettuate dalla società e non direttamente controllate dai sindaci saranno primariamente indirizzate alla produzione di utili e non agli investimenti.
3. Aspetti legali e di legittimità:
- La proposta contrasta con l’esito del referendum del 2011 sull’acqua pubblica, dove i cittadini si sono inequivocabilmente espressi per una gestione totalmente pubblica e fuori dalle logiche della remunerazione dell’investimento attraverso la redistribuzione dell’utile.
- La gestione in house, unica soluzione veramente pubblica, è normativamente incompatibile con il soggetto finanziario Alia multiutility.
Alla luce di queste considerazioni, Le chiediamo di:
1. Esprimere voto contrario all’affidamento misto pubblico-privato.
2. Promuovere un modello di gestione che garantisca il controllo totale e diretto da parte delle amministrazioni pubbliche.
3. Sostenere un supplemento di riflessione per valutare approfonditamente e sostenere la gestione in house.
4. Sostenere la proposta dei comuni che hanno già deliberato in questo senso e che trova qui allegata.
per-conferenza-territoriale-3.
Il servizio idrico, bene comune essenziale, merita una gestione trasparente, efficiente e pienamente pubblica,
che anteponga gli interessi della collettività a logiche di profitto privato.
Confidando nella Sua sensibilità istituzionale e nel Suo impegno per il bene comune, restiamo a disposizione
per ogni ulteriore approfondimento.
Cordiali saluti,
Coordinamento delle Associazioni No Multiutility

Comunicato stampa